Quando una Srl è anche una PMI?
Si tratta di Srl (società a responsabilità limitata) che si qualifichino anche come piccole e medie imprese (PMI).
Alla data di questo articolo, i requisiti perché un’impresa sia qualificata come PMI sono i seguenti:
- impiega meno di 250 dipendenti, e
- ha un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, o
- ha un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
Quali sono i vantaggi delle Srl PMI?
La normativa vigente riconosce alle Srl PMI parecchie deroghe rispetto alla disciplina codicistica delle società a responsabilità limitata. Fra queste ricordiamo:
- possibilità di emettere categorie speciali di quote aventi diritti diversi, la cui determinazione – alquanto libera, salvi i limiti inderogabili di legge, quali, ad esempio, il patto leonino – è lasciata allo statuto
- possibilità di emettere quote “standardizzate”, vale a dire quote di uguale valore (suddivise in unità di misura come le azioni delle spa) e che conferiscano uguali diritti fra loro
- possibilità di compiere operazioni sulle quote proprie, purché inquadrate nell’ambito di piani di incentivazione dei collaboratori della società che prevedano l’assegnazione a questi ultimi di quote di capitale
- possibilità di svolgere offerte pubbliche di quote anche tramite portali di equity crowdfunding
- possibilità di dematerializzare le quote, purché si tratti di quote standardizzate e sia tenuto il libro soci
Quest’ultima possibilità è stata introdotta dalla “legge capitali” (legge 5 marzo 2024, n. 21, art. 3) che ha modificato l’art. 26 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
In sostanza, sarà possibile per le srl PMI emettere quote puramente scritturali e dematerializzate e gestirle tramite un sistema di gestione accentrata, esattamente come accade per le spa quotate.
In conclusione possiamo affermare che le Srl sono diventate uno strumento estremamente flessibile e interessante al servizio delle PMI italiane.